Isolare una parete permette di migliorare il comfort interno di una stanza o di un’abitazione, riducendo le dispersioni termiche ed i consumi energetici.
Ti spiegherò in queste poche righe come isolare una parete dall’interno, che spessore deve avere un cappotto termico interno e quali materiali si possono utilizzare.
Sono Ester Riva, ingegnere, Esperto in Edilizia Sostenibile, Consulente Energetico CasaClima appassionata insieme a Luca Masini, fisico, di risparmio energetico, benessere abitativo ma soprattutto di qualità abitativa e di buone pratiche del costruire.
Che pannelli utilizzare per un cappotto interno?
Spesso si avvicinano a noi persone che stanno ristrutturando casa, rinnovando gli impianti, modificando la propria abitazione in termini di distribuzione di spazi interni. Persone che non vogliono avventurarsi nella realizzazione di un cappotto termico esterno, ma che preferiscono la realizzazione di un cappotto interno.
Agire in modo consapevole e razionale: questo dovrebbe essere lo spirito di chi si appresta a ristrutturare casa. Isolare termicamente alcune stanze, magari le più sofferenti, attraverso un isolamento interno, potrebbe essere la scelta giusta. La miglior soluzione per isolare dall’interno è sicuramente quella di utilizzare materiali naturali, fibrosi, altamente igroscopici, in grado di assorbire l’eventuale presenza di umidità e rilasciarla lentamente. Fibra di legno, fibra di canapa, canapa-calce, rappresentano tutti dei validissimi alleati per poter isolare termicamente il tuo immobile dall’interno.
Ti sconsiglio vivamente di utilizzare materiali sintetici (polistirene, poliuretano etc…) poiché non consentono una corretta migrazione del vapore, anzi la impediscono. Al contrario, i materiali naturali hanno la capacità con le loro fibre di assorbire questo vapore acqueo e di rigonfiare (in modo impercettibile) rilasciandolo gradualmente. Un altro aspetto da non sottovalutare è sicuramente legato alla salubrità degli ambienti che si vengono a creare attraverso la scelta di un materiale rispetto ad un altro. Infine, il maggior comfort acustico che si ottiene attraverso l’impiego di materiali naturali non è assolutamente da trascurare.
Che spessore deve avere un cappotto termico interno?
Ovviamente lo spessore di un cappotto termico interno non è universale, ma varia da caso a caso. E’ importante pertanto eseguire una diagnosi energetica preliminare dell’edificio, affidandosi a tecnici qualificati e specializzati in grado di valutare i giusti spessori. Quando si isola dall’interno con un materiale fibroso e naturale, è bene comunque non superare gli 8 cm di spessore di isolante, in modo da non creare criticità dal punto di vista termo-igrometrico. Isolare internamente un edificio è un’operazione semplice, ma che richiede estrema cura ed attenzione dei dettagli, questo perché è necessario scongiurare la formazione di condensa interstiziale all’interno del materiale, attraverso l’applicazione di un idoneo freno-vapore che viene posto sul lato interno della stanza, direttamente a contatto con il materiale isolante.
Come fissare il cappotto termico interno?
Un cappotto termico interno, viene fissato ad una parete mediante l’applicazione di colla ed eventualmente un tassello centrale. Una volta creata la superficie omogena isolante, si potrà procedere attraverso l’applicazione dello strato di freno vapore, che dovrà essere posato avendo cura che questo non venga assolutamente forato e/o danneggiato. Le varie strisce di materiale saranno poi tra loro sormontate ed unite mediante nastro. Successivamente, per il passaggio degli impianti (elettrici e/o termo-idraulici), si dovrà prevedere una contro-parete in aderenza dello spessore di circa 5 cm, realizzata con montanti metallici, chiusa con lastra in fibro-gesso.
Conclusioni
Se vogliamo ridurre le dispersioni termiche del nostro edificio, dobbiamo intervenire sull’involucro attraverso l’applicazione di materiale isolante sull’esterno o sull’interno. Realizzare un cappotto termico interno è possibile, è un’operazione semplice che richiede però di affidarsi in primis a tecnici di fiducia che sappiano cosa stanno facendo e secondo a dei posatori qualificati.
Ingegnere Civile e Ambientale
Consulente Energetico CasaClima. Esperto in edilizia sostenibile EES UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Tecnico Ufficiale Biosafe. Operatore Termografico di 2° Livello UNI EN ISO 9712:2012. Laurea specialistica in Ingegneria Edile nel 2009 con il punteggio di 110/110. Iscritta all’ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Abilitazione al coordinamento per la sicurezza DL 81/2008 e s.m. Formatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.