Siamo specializzati nella progettazione energetica ed impiantistica di edifici a bassissimo consumo energetico. Quello che dobbiamo fornire e valutare in fase progettuale è il rispetto dei requisiti minimi energetici contenuti nella Relazione Tecnica di Legge 10, la progettazione delle stratigrafie e degli impianti termici. Ma cosa è effettivamente questa relazione, quando deve essere presentata e quanto dovrebbe costare?
Te lo spiego in queste poche righe.
Legge 10: cosa è?
La relazione tecnica, generalmente definita Legge 10, è una relazione tecnica introdotta nel 1991, successivamente modificata nel corso del tempo e aggiornata nel 2015, con il decreto requisiti minimi 26 giugno.
E’ un documento progettuale relativo all’aspetto energetico di un edificio, che deve essere redatto e presentato contestualmente all’inizio dei lavori. Contiene al proprio interno le informazioni relative alle caratteristiche energetiche dei vari componenti dell’involucro (muri, solai, copertura, infissi), ma anche le caratteristiche degli impianti.
Queste caratteristiche vanno pensate e studiate all’inizio, prima dell’inizio dei lavori, a tavolino, matita alla mano, magari per studiare e correggere eventuali ponti termici. Successivamente trasferite su software di calcolo, certificato dal CTI, in grado di ricreare un modello energetico tridimensionale. Alla fine, una volta inseriti anche gli impianti, si passa alla verifica dei requisiti minimi di legge. Se non verificati, si procede per iterazione alla modifica delle caratteristiche dell’involucro o dell’impianto, in modo tale da riuscire a rispettarle.
Legge 10: quando deve essere presentata?
La relazione tecnica di Legge 10 deve essere presentata quando si sta realizzando un nuovo edificio, ma anche nel caso in cui si intervenga su di un edificio esistente. Nello specifico, ogni qualvolta ci si appresti a ristrutturare un edificio esistente e si vada contestualmente ad intervenire su porzioni di involucro (pareti, solai, copertura, infissi) direttamente confinanti con l’esterno o con una zona non riscaldata, oppure si vada a trasformare o modificare l’impianto di riscaldamento.
A seconda del tipo di intervento previsto, la normativa prevede il rispetto di verifiche differenti, più o meno stringenti.
Legge 10: quanto costa?
La legge 10 è stata sempre vista nel corso del tempo come “carta” da depositare in Comune, alla quale dare un valore economico estremamente basso. Questo approccio da noi è stato sempre rifiutato, perché non si tratta solo di un’insieme di verifiche da rispettare, magari da far tornare alla meno peggio, ma di un vero e proprio progetto energetico.
Come ti ho detto nel paragrafo precedente la Legge 10 interessa l’involucro di un edificio, quindi lo studio dei materiali da utilizzare in fase esecutiva per realizzare un manufatto. Interessa lo studio dei ponti termici, che sono estremamente importanti e che possono portare numerose criticità in opera. Riguarda lo studio e la scelta del tipo di impianti che possono essere realizzati.
E’ di fatto una vera e propria fase progettuale, come la progettazione architettonica o strutturale. Necessita di dedizione, competenza, studio, precisione. Non è meramente la compilazione di un documento word da consegnare in Comune e non può non prevedere degli elaborati grafici.
Nelle nostre leggi 10 non mancano mai le tavole di posa dei materiali isolanti, i dettagli costruttivi, la risoluzione dei ponti termici, gli schemi degli impianti scelti.
Consegnare una Legge 10 che manchi di tutti questi elementi ai colleghi e al direttore dei lavori, ma anche in Comune, significa consegnare un elaborato carente e non conforme.
Il prezzo pertanto non può essere basso, ma dovrà essere proporzionale al tipo di intervento da realizzare.
Conclusioni
Ci definiamo pignoli, maniaci del dettaglio, ma anche altamente specializzati.
Se ti sto dicendo che una legge 10 deve essere adeguatamente pagata ed ha un costo, è perché dietro c’è un lavoro progettuale immenso, che oggi, nel 2025, rappresenta la parte principale degli edifici che dobbiamo realizzare o riqualificare. Se questo lavoro non viene fatto come si deve, il problema per te committente e proprietario che vuoi efficientare il tuo immobile, sarà l’improvvisazione in cantiere e la mediocrità del risultato finale.
Stiamo andando verso una direzione che vuole edifici sempre meno energivori, edifici a basso impatto ambientale, sostenibili. Questi aspetti sono di primaria importanza e devono essere affrontati con le dovute competenze.
Se hai bisogno puoi contattarci, sapremo fornirti le migliori soluzioni.
Ingegnere Civile e Ambientale
Consulente Energetico CasaClima. Esperto in edilizia sostenibile EES UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Tecnico Ufficiale Biosafe. Operatore Termografico di 2° Livello UNI EN ISO 9712:2012. Laurea specialistica in Ingegneria Edile nel 2009 con il punteggio di 110/110. Iscritta all’ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Abilitazione al coordinamento per la sicurezza DL 81/2008 e s.m. Formatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.