Ritorno, dopo qualche mese, a parlare di questa problematica che mi inquieta e mi rattrista: il cappotto termico posato male sulle facciate delle nostre abitazioni.
Perché ci ritorno?
Perché aimè, come era facile prevedere, stiamo ricevendo numerose chiamate di aiuto, perché di aiuto si tratta, da parte di privati, semplici cittadini, che hanno riposto fiducia in un meccanismo incentivante, quello del Superbonus 110, ma che si stanno ritrovando in condizioni quasi peggiori di quelle di partenza.
Cappotto termico posato male: le possibili cause
Oggi sono diventati tutti posatori di cappotti. Tutti, nessun escluso…il carpentiere sa posare un cappotto, il piastrellista sa posare un cappotto, il fabbro sa posare un cappotto?
Ma può essere davvero così? E’ davvero così semplice? Che ci vuole, prendo un pannello, in fondo è polistirolo…un po’ di colla, ci appiccico qualche tassello e il gioco è fatto.
Si, il gioco è fatto, ma è fatto male.
Come avevo spiegato in un precedente articolo, il cappotto termico è un sistema costruttivo, costituito da una serie di elementi che devono lavorare insieme nel miglior modo possibile e questo sistema va saputo installare.
Cappotto termico posato male: chi deve installare
E’ ovvio pertanto che non ci possiamo improvvisare posatori, che anche se siamo del mestiere e abbiamo una lunga esperienza nel campo dell’edilizia, questa lavorazione, così come ce ne sono altre, richiede specializzazione, addestramento e formazione.
Il manuale tecnico Cortexa, in questo, ci viene in aiuto. Rappresenta un punto di riferimento per i posatori ed i progettisti e contiene tutta una serie di indicazioni necessarie per installare secondo la regola dell’arte un sistema completo.
Ma la formazione e l’addestramento costano di fatica e di applicazione.
Cappotto termico posato male: gli elementi utilizzati
Un cappotto termico non è meramente l’assemblaggio di tanti elementi uniti insieme tra loro, ma rappresenta un sistema vero e proprio, costituito da tante parti che devono lavorare correttamente insieme.
Questo sistema necessita di essere validato in “fabbrica” dal produttore, attraverso il rilascio di certificazioni che ne garantiscano l’affidabilità. Sto parlando della certificazione ETA, ossia la Valutazione Tecnica Europea (in inglese European Technical Assessment), che rappresenta un documento contenente prestazioni di un prodotto da costruzione.
E’ chiaro quindi che i materiali e gli elementi che utilizzo per completare il sistema hanno un’importanza fondamentale:
- il materiale isolante;
- i tasselli;
- i profili;
- le colle rasanti;
- le finiture;
- le armature.
Tutti questi elementi devono essere installati correttamente:
- quale finitura è migliore?
- come installare nella maniera corretta un tassello?
- come applicare la colla sui pannelli?
- come applicare la rete porta intonaco?
- quale spessore della rasatura finale eseguire?
A seconda della tipologia di isolante utilizzato la disposizione dei tasselli varia, così come la quantità di rasatura e la posizione della rete.
La posa del cappotto termico necessita pertanto di prestare attenzione a tutti quei piccoli particolari che però fanno la differenza in termini di tenuta a fessurazioni future ed ad infiltrazioni di acqua.
Cappotto termico posato male: il ruolo dei tecnici
Ultima considerazione, il ruolo dei tecnici. Noi non siamo installatori, è vero, ma dobbiamo sapere come le cose vanno fatte per poterle controllare e verificare la loro correttezza.
Il controllo in opera della corretta esecuzione è compito fondamentale del direttore dei lavori che deve tutelare il cliente finale da eventuali disastri futuri che si possono verificare.
Conclusioni
Sono ritornata sugli errori di posa e di progettazione, dopo aver ricevuto più di una richiesta di aiuto da parte di cittadini che hanno cercato di efficientare la propria abitazione attraverso l’installazione di un cappotto termico sulle proprie facciate.
Quello che continuo a notare è la totale mancanza di una cultura del fare bene le cose. L’assenza di una sana curiosità, passione, ricerca della soluzione migliore per il bene di qualcuno.
Il nostro impegno, al contrario, è continuamente volto alla ricerca, allo studio, alla formazione. Vogliamo essere consapevoli di quello che offriamo e proponiamo ai nostri clienti.
Se anche tu desideri saperne di più sugli interventi di isolamento termico e sulle eventuali
problematiche che si possano verificare, non esitare a contattarmi. Sarò felice di
condividere la mia esperienza e offrire consigli personalizzati.
Ingegnere Civile e Ambientale
Consulente Energetico CasaClima. Esperto in edilizia sostenibile EES UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Tecnico Ufficiale Biosafe. Operatore Termografico di 2° Livello UNI EN ISO 9712:2012. Laurea specialistica in Ingegneria Edile nel 2009 con il punteggio di 110/110. Iscritta all’ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Abilitazione al coordinamento per la sicurezza DL 81/2008 e s.m. Formatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.