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Copertina termotecnici Pisa il nostro modo di operare

TERMOTECNICI PISA: IL NOSTRO MODO DI OPERARE

La progettazione energetica ed impiantistica è diventata il focus della nostra attività professionale. Passione, specializzazione, continua formazione, sono la base per poter essere sempre pronti alle sfide che il presente ci pone davanti. Il gergo comune ci definirebbe termotecnici, ma a noi questa definizione sta un pochino stretta. Siamo orgogliosi di quello che stiamo costruendo, ma soprattutto di come lo stiamo realizzando.

Siamo un ingegnere ed un fisico: siamo analitici per definizione, pignoli per natura innata, precisi e maniacali in quello che facciamo.

Questo ha portato a far si che il nostro modo di operare si concentri soprattutto sui dettagli e su di una progettazione energetica ed impiantistica accurata preliminare.

Queste poche righe per spiegarti come operiamo, quali sono i nostri valori e le nostre priorità: perché siamo progettisti anche nell’anima.

Termotecnici Pisa: la progettazione preliminare di dettaglio

Quando ci si appresta a progettare energeticamente un edificio l’obbiettivo principale è quello di riuscire a ridurre il più possibile i consumi energetici. La comunicazione di massa si focalizza spesso sulla classe energetica di un edificio. Più alta è, maggiore sarà il risparmio energetico che un fruitore ne avrà. Ma questa è una finta e parziale verità, perché purtroppo, la classificazione energetica di un immobile non è direttamente collegata all’efficienza dell’involucro e all’effettiva capacità di ridurre i consumi energetici, o per lo meno non solo. Entrano in gioco altri fattori, quali il tipo di impianto che vi è installato e la presenza o meno di fonti rinnovabili.

Riduzione dei consumi energetici case green

Tutti aspetti nobilissimi che sicuramente contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 in ambiente, ma che, se guardiamo da vicino l’aspetto del vero risparmio energetico, del comfort abitativo e della qualità e salubrità degli spazi vissuti, non hanno molto a che fare.

Per noi l’aspetto prioritario è quello del benessere indoor, inteso come benessere termo-igrometrico, acustico, della qualità dell’aria respirata. Perché quello che molto spesso si sottovaluta è il fatto che noi le case le viviamo. Noi i nostri spazi chiusi li occupiamo e li occupiamo per parecchio tempo. E’ quindi per noi impensabile sottovalutare quello che si va ad inserire al proprio interno. Materiali, finiture, arredi, pitture, rivestimenti. Tutto contribuisce al comfort, tutto lavora in maniera organica insieme. In sinergia con gli impianti scelti, che devono essere cuciti su misura dell’edificio.

Ma per riuscire ad ottenere un buon risultato serve una cosa: la progettazione.

Protocolli CasaClima e progettazione energetica di dettaglio

Una parola che sembra scontata, ma che scontata non è, perché progettare è una cosa seria. Serve accuratezza, serve tempo e metabolizzazione delle scelte, serve conoscenza, serve valutazione delle varie soluzioni. Questa cosa va fatta prima di entrare in cantiere. Non basta un disegno approssimato, non basta una valutazione preliminare delle stratigrafie e pronti via con i lavori. Serve uno studio minuzioso e preciso da effettuare prima: indicazioni, schede tecniche, materiali, passaggi di impianti, definizione della corretta posa. Banalità? No, perché chi dovrà eseguire queste lavorazioni per il 90% è un operatore che molto spesso non è formato e qualificato come si dovrebbe. E’ un operatore che corre a destra e a sinistra da un cantiere ad un altro e che si ritroverà, senza la corretta progettazione e le dovute indicazioni, a fare di testa sua, con tutti i rischi annessi e connessi per il proprietario di quell’ambiente.

E allora noi cosa facciamo? Studiamo tutto prima. Ma tutto. Quale materiale, marca, prodotto. Come deve essere posato, quali accessori servono a corredo per posarlo per bene. Dove lo indichiamo tutto ciò? Nei nostri disegni e nei nostri particolari produttivi. Sono il nostro marchio di fabbrica. Un po’ come le istruzioni di montaggio di un mobile. Perché bisogna arrivare a quel dettaglio e non lasciare niente all’improvvisazione.

dettagli costruttivi isolamento termico dall'interno
Sistema di isolamento termico dall’interno – Naturadentro NaturaliaBau

Termotecnici Pisa: l’importanza dei materiali isolanti

I materiali isolanti sono tutti uguali? La risposta ovviamente è no. Ma questa differenza, fa differenza nella loro applicazione? Voglio dire, un isolante è un isolante, quindi deve isolare. Se lo inserisco in una copertura piuttosto che su di una parete, isolerà. Ecco, l’approccio di massa purtroppo spesso tende a questo concetto, abbinato all’aspetto economico. Un materiale che apparentemente costa di più lo scarto. Un materiale che non ho mai posato perché “ho sempre fatto così” lo scarto. Ecco, per noi questo approccio è eresia allo stato puro. I materiali, ognuno per le proprie caratteristiche, vanno inseriti nel posto giusto, nel modo giusto. Se un operatore non lo ha mai posato, imparerà a posarlo e se necessario, si formerà.

isolanti naturali

Recentemente passeggiando, mi sono soffermata su di una ristrutturazione dove stavano coibentando un tetto: sotto si intravedevano dei locali direttamente abitabili. Il materiale isolante scelto era polistirene grafitato, poco spessore, massimo 10 cm. Guaina sfiaccolata con la posa diretta del manto di copertura sopra. Mi si è raccapezzata la pelle. Ho pensato ai soldi spesi dai proprietari e come li stessero spendendo male. Perché le cose, anche quelle fatte male, non vengono regalate. Quel tetto così fatto non darà comfort: ridurrà un pochino la dispersione termica invernale, ma non migliorerà sicuramente la situazione estiva. I proprietari saranno costretti ad accendere l’impianto di raffrescamento, se esistente, con tutte le conseguenze del caso.

Ecco qua, la progettazione dove è? Essere consapevoli della diversa proposta del materiale isolante scelto, delle membrane traspiranti e dei freni vapore, avrebbe fatto una grandissima differenza.

I materiali, quindi, non sono tutti uguali, vanno conosciuti, pregi e difetti, vanno saputi applicare nel posto giusto perché tutto contribuisce al comfort indoor.

Termotecnici Pisa: la tenuta all’aria

La tenuta all’aria è un argomento di cui pochi termotecnici parlano; è un argomento di nicchia. Spesso quando pongo l’attenzione su questi aspetti ai progettisti architettonici l’espressione che mi trovo davanti è quella di estrema sorpresa, quasi stessi parlando di astrofisica. Ma è un aspetto importantissimo che non può più essere sottovalutato, né trascurato.

Innanzitutto cos’è: si parla di tenuta, quindi resistenza, di impedimento, ma a cosa? All’aria, al suo passaggio. La risposta semplice direbbe: in un’abitazione l’aria entra dalle finestre, dalle porte e dalla loro apertura nel corso della giornata. Risposta parzialmente vera. L’aria entra da qualsiasi fessura è presente: infissi, ma anche spifferi, asole, corrugati elettrici, guarnizioni. L’aria è un nemico terribile per il risparmio energetico perché questi “spifferi” contribuiscono per circa il 20% ai nostri consumi energetici in termini di dispersioni termiche. I soli spifferi.

Ed è terribile anche per un altro motivo: quest’aria che entra in maniera così repentina e veloce, magari da un infisso non posato proprio correttamente a diretto contatto con il muro, è aria fredda, aria esterna, che incontrerà un telaio (quello dell’infisso o della parete) che sarà più caldo. In quel punto il suo passaggio provocherà condensa superficiale localizzata e quindi muffa.

termografia dei ponti termici

Altro esempio: una nuova copertura lignea (travetti e tavolato) esteticamente bellissima, a vista sotto il soggiorno di questa stupenda abitazione. Se non si è considerato la tenuta all’aria e quindi non si sono chiuse le fessure con i nastri e con le guarnizioni, questa copertura bellissima sarà soggetta nel tempo a fenomeni di marcescenza visibile delle travi, dei travetti e del tavolato.

Ho descritto alcuni esempi, ma che rendono bene l’idea della sua importanza.

Allora la tenuta all’aria è un aspetto che va considerato nella progettazione energetica, perché ad essa sono legati i temi di risparmio, di salubrità e di comfort.

Termotecnici Pisa: impianti a misura dell’edificio

Ultimo aspetto da considerare è quello dell’impianto. L’impianto va cucito su misura dell’edificio. Va dimensionato e progettato in base alle reali dispersioni che escono dal bilancio energetico. Anche in questo caso non ci possiamo appoggiare all’idraulico di turno, fornendo ad esso le potenze in gioco derivanti dal calcolo di Legge 10. La centrale termica (piccola o grande che sia), va dimensionata in tutti i suoi componenti. Le tubazioni vanno scelte, i terminali vanno scelti. La potenza del generatore, soprattutto se si installa una pompa di calore, deve essere adeguata, in modo tale da evitare sovradimensionamenti che potrebbero essere deleteri per il suo corretto funzionamento.

Noi progettiamo, scegliamo i componenti, scegliamo le tubazioni, i materiali, la marca, il modello più giusto.

Andiamo in cantiere e controlliamo che tutto venga realizzato secondo il nostro progetto.

Esempio di sistema di ventilazione meccanica controllata
Impianto di ventilazione meccanica controllata – fonte Zehnder

Conclusioni

Progettare è una cosa seria. Intervenire su di un immobile esistente o nuovo che sia, non può essere fatto con un approccio approssimativo e superficiale. Il nostro approccio non lo prevede.

targhetta CasaClima

Il nostro percorso formativo, in evoluzione e in continuo miglioramento, ci ha permesso di gettare le basi di una consapevolezza di cosa sia giusto fare e non fare, di porre l’accento sulla qualità di quello che si realizza, sempre bilanciando in modo adeguato le risorse economiche a disposizione, ma come meta finale quello di esaltare al massimo il comfort e la salubrità degli spazi su cui siamo chiamati ad intervenire. Non potremmo fare diversamente.