Il 31 dicembre 2024 segna la fine dell’Ecobonus e con esso di una serie di incentivi fiscali di cui hai potuto beneficiare per efficientare il tuo immobile.
In questo articolo ti riepilogherò brevemente:
- quale è la scadenza dell’Ecobonus 2024
- quali interventi rientrano nell’Ecobonus 2024
- Cosa devi fare per poter detrarre le tue spese
Ecobonus 2024 che cos’è
Le tipologie di intervento ammesse all’Ecobonus sono suddivise in 4 macro categorie così come previste dai commi 344, 345, 346 e 347 della Legge 296/2006, che per prima ha introdotto le detrazioni per la riqualificazione energetica.
Nel tempo queste 4 categorie hanno subito diverse modifiche e integrazioni, fino a diventare ad oggi una decina di tipologie di intervento ammesse.
Il 31 dicembre 2024 l’Ecobonus ed il Bonus Casa prevedono uno stop. Dopo tale data non è prevista alcuna proroga.
Ecobonus 2024 quali interventi sono ammessi
Gli interventi di efficienza energetica ammessi per la detrazione Ecobonus 2024 sono i seguenti:
- Riqualificazione energetica dell’edificio (comma 344);
- Coibentazione di pareti, tetti, solai e coperture verso esterno, vani non riscaldati e contro-terra (comma 345a);
- Sostituzione di finestre (comma 345b);
- Schermature solari e chiusure oscuranti (comma 345c);
- Installazione collettori solari (comma 346);
- Sostituzione di generatore di calore con caldaia a condensazione (comma 347);
- Sostituzione di generatore di calore con generatore di calore a pompa di calore (comma 347);
- Installazione di generatore di calore a biomassa in edifici esistenti (comma 347);
- Sostituzione di generatore di calore con impianti dotati di apparecchi ibridi (comma 347);
- Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
- Dispositivi per il controllo da remoto degli impianti.
Ecobonus 2024 chi ha diritto
La detrazione dell’imposta lorda riguarda solo gli interventi su unità immobiliari e su edifici (o parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività di impresa o professionale).
La prova dell’esistenza è fornita da una delle seguenti 3 condizioni:
- iscrizione al catasto;
- richiesta di accatastamento;
- pagamento dell’ICI-IMU, se dovuta.
Gli edifici inoltre, secondo l’Art.2 della Circolare 31/05/07:
- devono essere già dotati di impianto di riscaldamento (fatta eccezione dell’intervento di installazione di collettori solari e l’installazione di caldaie a biomassa sugli edifici esistenti – come richiamato dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 7/E 2017);
- devono essere dotati, dopo l’intervento, di un impianto termico centralizzato, se l’intervento prevede il frazionamento dell’unità immobiliare;
- se sottoposti a demolizione e ricostruzione, questa deve avvenire in ristrutturazione edilizia.
Ecobonus 2024 quali documenti devi conservare
Il 31 dicembre scadrà l’Ecobonus 2024. E’ importante conservare una serie di documenti, che variano a seconda del tipo di intervento che stai effettuando. Ti riepilogo brevemente quello a cui devi prestare attenzione per evitare problematiche future.
- Fatture e bonifici che attestino le spese che hai sostenuto entro il 31 dicembre 2024;
- Certificazioni, documentazione di progetto, titoli abilitativi presentati in Comune e agli enti competenti. Tutto deve essere conservato con accuratezza in otica di futuri controlli. E’ importante verificare la documentazione prevista da ENEA nei vademecum che puoi trovare sul sito dedicato, in cui sono esplicitati tutti i documenti che devono essere conservati.
- Comunicazione ENEA: va inviata entro 90 giorni dal completamento dei lavori.
Conclusioni
Con il 31 dicembre 2024 si andrà a perdere un’importante incentivo fiscale che ha segnato per anni il mondo dell’edilizia e attraverso il quale molti cittadini hanno potuto rinnovare e migliorare anche parzialmente l’efficienza energetica della propria abitazione.
Cosa succederà in futuro non ci è dato ancora sapere. Personalmente ritengo che siano necessari altri provvedimenti incentivanti in grado di dare quella spinta necessaria per rinnovare il comparto edilizio esistente, riducendo i consumi, migliorando il comfort ed il benessere interno delle nostre abitazioni. In quest’ottica anche l’Europa, con la nuova Direttiva Green, suggerisce un cambio di marcia agli stati membri.
Il consiglio che posso fornirti se stai ristrutturando la tua abitazione è quello di verificare la presenza di tutta la documentazione, confrontarti con i tuoi tecnici, ma anche con il tuo commercialista, in modo da portare a termine in modo corretto tutto l’iter di detrazione.
Ingegnere Civile e Ambientale
Consulente Energetico CasaClima. Esperto in edilizia sostenibile EES UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Tecnico Ufficiale Biosafe. Operatore Termografico di 2° Livello UNI EN ISO 9712:2012. Laurea specialistica in Ingegneria Edile nel 2009 con il punteggio di 110/110. Iscritta all’ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Abilitazione al coordinamento per la sicurezza DL 81/2008 e s.m. Formatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.