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Copertina articolo direttiva case green

CASE GREEN COSA PREVEDE L’ACCORDO CON L’UE

Ecco tutte le specifiche che andranno a segnare i prossimi sviluppi e manovre nell’ottica di una decarbonizzazione entro il 2050. L’accordo rimarrà comunque ancora provvisorio fino al 27 gennaio 2024. 

La nuova Direttiva EPBD: le novità introdotte

Le principali novità introdotte sono le seguenti:

  • caldaie a combustibili fossili da eliminare entro il 2040;
  • dal il 2028 gli edifici nuovi pubblici dovranno essere ad emissioni 0 ZEMB;
  • dal 2030 le nuove costruzioni dovranno essere ad emissioni 0 ZEMB;
  • entro il 2030 si dovrà riqualificare il 16% patrimonio residenziale e non residenziale più energivoro;
  • entro il 2033 la percentuale degli edifici non residenziali dovrà salire al 26% complessivo;
  • entro il 2035 la percentuale degli edifici residenziali dovrà salire tra il 20-22% complessivo;
  • coloro che hanno legiferato dal 2019 in materia di certificazione energetica, potranno mantenere la certificazione energetica del proprio stato. Diversamente si dovrà provvedere a rimodularla con le seguenti classi: Nuovo APE con classe A0 per gli ZEMB, A+ e da A fino a G.
accordo direttiva case green

Cosa prevede la Direttiva Case Green

L’obiettivo principale della Direttiva Case Green è la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive mediante una ristrutturazione degli edifici pubblici e privati del parco immobiliare europeo. 

Nuovi edifici a zero emissioni dal 2030, caldaie a gas vietate dal 2040

La direttiva prevede che dovrà essere ristrutturato nel complesso, il 55% del panorama edilizio esistente e che questo dovrà aver subito una riduzione dei consumi energetici, grazie agli interventi sugli edifici con le prestazioni più scadenti.

Per far fronte agli obiettivi di efficientamento, è prevista anche l’installazione di impianti di energia solare negli edifici di nuova costruzione, negli edifici pubblici e negli edifici non residenziali oggetto di ristrutturazioni – per le quali è richiesta autorizzazione. Infine, tra gli interventi da attuare vi è la graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040.

I nuovi edifici occupati o di proprietà delle pubbliche amministrazioni dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Gli Stati membri potranno tenere conto del potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dell’edificio, che comprende la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione.

direttiva case green unione europea

Conclusioni

La Direttiva Case Green è un’opportunità per riqualificare il comparto edilizio esistente rendendolo maggiormente efficiente dal punto di vista energivoro, contribuendo agli obbiettivi di risparmio energetico previsti. Rappresenta anche un’opportunità per poter cambiare il modo di costruire attuale e prestare sempre più attenzione alle modalità costruttive più sostenibili e ai protocolli di qualità e salubrità ambientale attualmente presenti.

Se anche tu sei interessato all’edilizia sostenibile e al risparmio energetico, necessiti di ulteriori informazioni o hai dubbi in merito, non esitare a contattarmi, sarò felice di rispondere ad eventuali dubbi o curiosità.