E’ importante sapere dove si possono formare i ponti termici, perché ad essi sono legate numerose patologie e problematiche per il tuo edificio.
Il termine ponte termico è diventato un termine familiare ormai non solo agli addetti ai lavori, ma anche all’utente finale, complici i bonus edilizi che sono apparsi in questi anni ed hanno spinto in modo positivo alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Un aspetto da non sottovalutare è rappresentato dal fatto che, i bonus edilizi come ad esempio il recente Superbonus 110, hanno posto come elemento di verifica e relativa condizione di accesso la loro risoluzione, ovvero la loro verifica analitica.
Ma per studiare e tenere conto degli effetti di un ponte termico è necessario prima saperlo individuare.
E’ una considerazione banale? Non proprio direi.
Ponti termici nelle nuove costruzioni e negli edifici esistenti
Il progettista che si appresta a realizzare una nuova costruzione, dovrà studiare nel dettaglio ogni singolo nodo costruttivo. La normativa nazionale ci impone di risolvere termicamente un ponte termico andando a verificare che in corrispondenza di esso non si formi muffa e condensa. Anche i rigorosi protocolli di certificazione, come quello CasaClima, obbligano il progettista a verificare puntualmente ogni nodo costruttivo e a verificare che in corrispondenza di esso non si verifichino problematiche.
Nel caso in cui ci si appresti a riqualificare energeticamente un edificio esistente attraverso una ristrutturazione edilizia, ci si dovrà scontrare su di un edificio già realizzato e progettato da altri, con materiali e tecnologie di cui non si conoscono prettamente le caratteristiche tecniche. Sarà importante, in questo caso, individuare le strutture portanti (travi, pilastri), la posizione di eventuali camini, canne fumarie e qualsiasi elemento che rappresenti un punto debole dell’involucro riguardo l’aspetto termico.
Come individuare un ponte termico
Per individuare un ponte termico ci può aiutare la distinzione tra ponte termico “geometrico” e “strutturale”.
Il ponte termico geometrico è dovuto a variazioni geometriche dell’involucro, come ad esempio:
- spigoli esterni
- connessioni tra parete esterna e solaio
- connessioni tra parete esterna e solaio a sbalzo.
Possiamo avere un ponte termico geometrico anche in corrispondenza di variazioni dello spessore di una parete.
Il ponte termico strutturale invece lo possiamo trovare in corrispondenza della differenziazione tra materiali a conduttività diversa, come ad esempio:
- travi
- pilastri
- porte
- finestre
- muratura isolata o non isolata.
Quanto sopra descritto rappresenta sicuramente una buona base di partenza attraverso la quale cominciare ad indagare e valutare il comportamento termico del nostro edificio.
La termografia per individuare un ponte termico
Una tecnica di diagnosi utile che ci consente di approfondire ed individuare un ponte termico è rappresentato dalla Termografia.
La termografia, permettendo di misurare la temperatura superficiale, può mostrare con facilità e senza demolizioni, quali siano le zone fredde con problemi di isolamento che possono favorire la presenza di condensa e di muffa.
I ponti termici non devono essere trascurati, in quanto rappresentano un elemento estremamente pericoloso del nostro edificio, che può portarci ad avere brutte sorprese future, di muffa e condensa.
Conclusioni
Attraverso la riqualificazione energetica puoi ottenere una serie di benefici che spaziano da quello economico, sia in termini di riduzione dei costi per la climatizzazione (riscaldamento invernale e raffrescamento estivo), sia in termini di aumento di valore del tuo immobile, a quello del comfort indoor. Infine, ma non di meno importanza, puoi contribuire a migliorare le condizioni dell’ambiente in cui viviamo.
La risoluzione dei ponti termici è però fondamentale e l’errata progettazione può portarti incontro a problematiche enormi a lungo termine. Affidarti a tecnici specializzati e a posatori qualificati è il primo passo per ridurre al minimo questo rischio.
Se anche tu sei interessato a realizzare la tua abitazione nel migliore dei modi, hai dei ponti termici da correggere che ti provocano patologie interne, non esitare a contattarmi. Sarò felice di condividere la mia esperienza e offrire consigli personalizzati.
Ingegnere Civile e Ambientale
Consulente Energetico CasaClima. Esperto in edilizia sostenibile EES UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Tecnico Ufficiale Biosafe. Operatore Termografico di 2° Livello UNI EN ISO 9712:2012. Laurea specialistica in Ingegneria Edile nel 2009 con il punteggio di 110/110. Iscritta all’ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Abilitazione al coordinamento per la sicurezza DL 81/2008 e s.m. Formatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.