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Copertina articolo meglio un cappotto termico esterno o interno

MEGLIO UN CAPPOTTO TERMICO ESTERNO O INTERNO

Molte volte mi viene posta questa domanda: è meglio isolare esternamente un’edificio attraverso un cappotto esterno oppure realizzarne uno interno?

Il tema dell’isolamento termico è sicuramente un tema delicato che merita di essere approfondito attraverso un’attenta conoscenza dei materiali, dei principi di fisica tecnica e di corretta posa delle varie soluzioni scelte.

materiali isolanti naturali, fibra di legno, canapa, sughero

Cercherò in queste poche righe di riepilogarti brevemente quali sono i vari tipi di isolanti termici esistenti, cosa li differenzia maggiormente e quando sia più o meno convenienti adottarli esternamente o internamente al tuo involucro edilizio.

Quale è il miglior isolamento termico a Pisa

Il miglior isolante termico non esiste, semmai esistono tanti materiali aventi differenti caratteristiche che li rendono più o meno adatti a seconda della situazione.

I materiali isolanti possono classificarsi in 3 categorie:

  • I materiali isolanti naturali:  fibra di legno, cotone, sughero, calce espansa, perlite, cellulosa e perfino lana di pecora.
  • I materiali isolanti sintetici: sono essenzialmente il polistirene espanso sinterizzato o EPS, il polistirene estruso, il poliuretano.
  • I materiali isolanti minerali: sono costituiti da lana di roccia e lana di vetro.
isolante termico in fibra di Legno

Ogni materiale ha poi delle specifiche caratteristiche che ci consentono di renderli più o meno idonei a seconda delle applicazioni:

  • La conduttività termica λ [W/mK], ovvero la capacità di un materiale di trasmettere il calore. In pratica minore è il valore di λ e più efficace sarà l’isolamento ottenuto. E’ la caratteristica più importante per un isolante.
  • il calore specifico Cp [J/kg K] che ci segnala la capacità dell’isolante di accumulare calore.
  • la densitá ρ [kg/mc], parametro che moltiplicato per il volume ci dice quanto è la massa dell’isolante.
  • la resistenza al passaggio di vapore  μ che indica quanto la resistenza al passaggio del vapore di un certo materiale è superiore a quella dell’aria a parità di spessore e di temperatura.
  • il calore specifico che corrisponde alla quantità di calore (o di energia) necessaria per innalzare, o diminuire, di un valore assegnato la temperatura di una quantità fissata di sostanza.
tabella con indicazione dei valori di conducibilità termica, calore specifico, densità e resistenza al passaggio di vapore
isolante termico in EPS

Che differenza c’è tra un cappotto termico interno ed esterno a Pisa e dintorni

Abbiamo parlato dei vari tipi di isolanti termici e di che cosa li differenzia. Questi possono essere applicati esternamente ad una facciata per realizzare un cappotto esterno oppure internamente alle pareti perimetrali della tua abitazione.

Nel primo caso andremmo a realizzare uno strato aggiuntivo esterno alla parete esistente; questo strato sarà incollato, tassellato e successivamente rasato con un intonaco di finitura colorato oppure tinteggiato.

Un cappotto termico interno invece verrà posato sul lato interno della tua abitazione e potrà essere direttamente incollato e rasato con un intonaco di finitura, oppure realizzato attraverso una contro-parete interna (orditura metallica o in legno). Ne parleremo nello specifico più tardi.

Questo sistema, a differenza del cappotto esterno, necessita di maggiore attenzione sia in fase progettuale, sia in fase di posa.

Cappotto termico esterno a Pisa e dintorni

Un isolante termico, se applicato esternamente, andrà a costituire uno strato aggiuntivo sul lato esterno: la muratura esistente necessiterà in primis di essere valutata nella sua consistenza superficiale, verificando lo stato di conservazione dell’intonaco esistente, ad esempio se vi siano o meno dei distacchi superficiali. Inoltre è bene verificare la presenza di umidità di risalita e se presente, adottare dei cicli che ne consentano il suo smaltimento.

Per questo si dovrà preliminarmente intervenire, o con opere di ripristino superficiale, ad esempio il rifacimento di porzioni di intonaco, l’eventuale pulizia dell’intera facciata o la realizzazione di un intonaco anti-umido.

Al termine di tutte queste operazioni si andrà ad applicare il sistema cappotto, costituito da una serie di elementi:

  • colle rasanti
  • pannello isolante
  • tasselli
  • rete di armatura
  • profili e pezzi speciali
  • finitura

Ho parlato di “sistema cappotto” in quanto è preferibile utilizzare tutta una serie di componenti validati attraverso specifiche prove di laboratorio appartenenti allo stesso produttore e quindi dotati della relativa certificazione ETA. In questo modo avrai una maggiore garanzia del prodotto posato e della sua affidabilità.

cappotto in fibra di legno e in eps
Cappotto in fibra di Legno NaturaliaBau – Cappotto in EPS 3therm

Potrai adottare materiali naturali, come la fibra di legno o di canapa, sintetici come l’EPS o minerali come la lana di roccia.

Il mio consiglio è quello di preferire materiali naturali, che ti permettono di avere maggiore traspirabilità della parete ed un comportamento migliore anche in fase estiva.

Come viene fatto il cappotto termico interno a Pisa e dintorni

Un isolante termico, se applicato internamente, potrà essere posato in tre modalità:

  • incollato direttamente sulla parete
  • mediante contro-parete metallica o in legno
  • mediante contro parete in laterizio
Sistema di isolamento interno incollato - Naturadentro
Isolamento termico dall’interno. Sistema Naturadentro NaturaliaBau
dettagli costruttivi isolamento termico dall'interno
Sistema di isolamento termico dall’interno – Naturadentro NaturaliaBau

Questo tipo di soluzione la si applica generalmente se vi sono dei particolari vincoli di facciata che non consentono di utilizzare un isolamento termico esterno e necessita di maggiore attenzione in fase progettuale e di posa.

Il perché è dovuto ai seguenti motivi:

  • bisogna prestare estrema attenzione alla verifica di formazione di condensa interstiziale: è necessario infatti nella maggior parte dei casi, verificare attraverso un calcolo dinamico, l’assenza di condensa interstiziale ed installare una barriera al vapore sul lato interno della parete che protegga l’isolante termico;
  • bisogna prestare attenzione ai ponti termici: i ponti termici sono naturalmente risolti e verificati attraverso la coibentazione esterna, in quanto l’isolante risulta continuo ed esteso su tutta la facciata. Applicando invece l’isolamento termico dall’interno, in corrispondenza dei solai o dei tramezzi interni si hanno dei ponti termici che devono essere risolti. Lo si fa generalmente risvoltando la coibentazione interna su tali superfici;
  • coibentando internamente un edificio, si andranno inevitabilmente a ridurre le superfici interne a disposizione.
isolamento interno in controparete
Sistema di isolamento interno mediante contro parete – NaturaliaBau

Potrai, anche in questo caso, adottare materiali naturali, come la fibra di legno o di canapa, sintetici come l’EPS, o minerali come la lana di roccia. Il mio consiglio è quello di preferire materiali naturali, che ti permettono di avere maggiore traspirabilità della parete ed un comportamento migliore anche in fase estiva.

Inoltre, presta attenzione alla finitura, privilegiando intonaci a base di calce naturale o di argilla, in grado di rendere maggiormente salubre il tuo ambiente interno.

Conclusioni

Il tema dell’efficientamento energetico degli edifici rappresenta una necessità sempre più improrogabile e più che mai attuale. La nuova direttiva Case Green ci catapulta in un futuro dove non sarà più possibile abitare in edifici altamente energivori. Fortunatamente esistono molteplici soluzioni per raggiungere questi obbiettivi. Affidati sempre ad un tecnico specializzato che saprà guidarti nella giusta direzione.

Se anche tu necessiti di efficientare il tuo immobile o hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarmi, sarò felice di rispondere ad eventuali dubbi o curiosità.